cap 23.1
Cap 23.1
Ancora incuriosita da quella macchia zebrata.... la Ricercatrice stava
pensando: “ dovrei approfondire gli studi sui colori.. I colori e le luci hanno
una grande influenza sulla vita di tutti gli esseri viventi..”
poi avvertendone lo sguardo: “ Tutte quante le cose, le emozioni, i pensieri,
gli stati d'animo hanno un colore e una determinata vibrazione:”
disse Lei e ... “ di recente hanno dimostrato che E' possibile misurare questa
mini- energia emessa al nostro interno” le rispose Lupo
“ Si , sono collegate alle nostre condizioni psico-fisiche..disse Francesca
“ se le cellule sono in buono stato di salute emettono un certo colore,
mentre in disequilibrio si spostano su bande più scure” aggiunse riponendo
lo spettrometro che la dottoressa le aveva passato.
“Visto che l'intero organismo – e tutto l'Universo - è vibrazione ed energia,
allora se interveniamo mediante luci, abiti, occhiali con lenti colorate possiamo
riportare l'equilibrio là dove è stato momentaneamente perso o modificato”
concluse Radovicka..che aveva trovato Pat in forma perfetta ... – Radovicka -
“Alcuni ipotizzano il re-equilibrio della triade attraverso il nostro agire mentale
sui colori che la caratterizzano” Alex lanciava la sua rossa scia..
“allora bisogna cercare di dare ai nostri sentimenti un colore e una luce”
incalzò Francesca -Oranginella-
“Gamma emotiva e quindi... 'vibrazioni' quelle che Maja ci ha insegnato a...
sentire-tradurre-utilizzare.” disse Pat saltando giù dal lettino:
“Dal picco più grave, il dolore, a quello più acuto, la gioia, in una scala
cartesiana che non bada agli aggettivi ma alla frequenza".
“Ma la parola è essa stessa vibrazione” Kata intervenne “ ed il termine
'acuto' richiama alla mente anche il dolore come 'grave' nell'accezione di
profonda può accompagnare la gioia”.
"La fisicità è un falso Kata, tutto ed il contrario di tutto possono realizzarsi
su paralleli e meridiani diversi ed il tentativo di una formula 'unificante' della
realtà fisica circostante -quella che potremmo chiamare virtualità- è
naufragato miseramente. Ascolta il battito, seguine il percorso che col
sangue arriva alle tempie.... è l’urlo di dolore o piacere -inscindibili nella
Realtà- che hanno dato inizio alla vita... fisica .. materializzazione di
un'Idea. – J -
"Al battito segue il rimbombo, dona il tempo della vita, pulsa fino a quando
è ritmico il respiro.... Osserva!" disse Occhi di gatta: "La vita è l'incessante
volere, il continuo creare una nota diversa dal semplice, unico BATTITO..
La vibrazione compone luce e colori... ci compone.. - Occhidigatta -
“Ci sono giorni che la parola scritta segue i pensieri e vien fuori volteggiando
come colori d’un pittore che astrae sulla tela... sono quei giorni che per
quanto ti sforzi il nero non vien mai fuori, ma se ne resta relegato nel suo
astuccio sigillato e chi ti gira intorno avverte e si riveste di queste sensazioni.
E’ contagiosa la scatola di colori che la mente riesce a creare.. come tuffarsi
in un mondo incantato... Oggi vi guardo con lo sguardo color ciano.. le
labbra magenta e l'anima arcobaleno.. una pennellata di amicizia per ognuno
di voi..” -aRicercaduSogno-
La ricercatrice venne investita da una marea di braccia e baci, l’equipaggio
seduta stante la elesse ‘Regina dell’arcobaleno’ e sul fianco destro della nave:
Il pensiero lo fa,
..ad ogni granello un ricordo
...ad ogni spiaggia una storia
e poi ancora prima
all'alba della vita
condensare polvere di stelle
per farne galassie
Scalfire dalle comete
un pò della loro scia
e lastricarne la via
che dalla tua porta alla mia
Potenza del Verbo colorar
rubiconde guance d'avorio
e
tra lo scintillio dei granelli
espandere il pensiero
tra le nebulose e la memoria
che disegna luccicanti Costellazioni
.. testimoni
della storia di ognuno di Noi
Dafne e Alex incisero col raggio d'un sorriso. -Dafne- J -
“Ahh...Quei colori dell'Anima” sospirò Kata “ dove tutti possono riconoscersi,
e ciascuno, con spruzzi d’infinito, pennellare le proprie esperienze per
condividerle col cielo... Oggi i miei colori virano al blu malinconico con
sfumature di celesti sorrisi” disse indirizzandone uno a Radovicka che:
“C'è un silenzio nel cielo, prima del temporale....che a tutti piace guardare"
le rispose: "...poi un silenzio che chiede soltanto di essere ascoltato.
A volte per questo ci sono le anime.. tutti guardano il cielo... le luci... la
vetta di noi astronauti. Il nostro specchio è il cosmo... la nostra riflessione,
meditazione 'unica' per la quale non si chiudono gli occhi.. la si guarda.. e si
gusta ogni spettacolo di luci e stelle. Teniamo tesi fili invisibili verso il cielo coi
nostri aquiloni colmi di desideri.. nel gioco del vento che soffia e trascina..
In quel azzurro, lasciando tracce mute della nostra anima, non sono
silenziosi .. parlano quando tuona, piangono quando piove.. sono lampi ...
l'inquietudine e la disillusione che subiamo sopra la terra sono invece fili
invisibili di mani arcane... vorremmo essere liberi ubriachi d’amore, di eternità
come le nostre anime”... - Katartica -Radovicka-
“I colori trasformano le sensazioni d'animo in energia” Lupo gesticolando
prese a dire: “ siamo un insieme di colori che si alternano seguendo gli
stati che attraversiamo. I colori brillanti sono quelli che donano brio e allegria,
nei colori accesi le forti emozioni esplodono e nella scala dei grigi affondano i
momenti ‘no’ che denotano in quell'istante un 'animo’ privo di colori..
Ci sono poi le sbavature che tratteggiano le incertezze nell'essere se stessi
vorremmo correggerle ma alla fine le apprezziamo come parte integranti di
noi " " che dite ... porto la mia cartella di colori ?? chiese con un sorriso
"Rammento una volta una cara amica in un momento grigio mi dono la sua..
quel gesto, in quel particolare momento, è stata una pennellata d’arcobaleno,
tanto da creare tra la terra e il cielo un immenso arco intriso dei colori di
amicizia e sentimento puro da cui ogni essere ha potuto attingere linfa e
vitalità.. – Lupo-
“ mi piacerebbe provare a dipingere queste tue parole.. Lupo” disse
Francesca “..su una tela enorme….colori in una raffigurazione del paradiso:
‘la sensazione di un universo stabile, puro, indistruttibile che sfugge
all'erosione e alla decomposizione ’. Un mix di colori che plasma l'universo nel
quale regnano la pace e la gioia interiore..". –oranginella-
“ ologrammi indelebili in meravigliosi colori... l'emozione giunge sovrana al cuore”
disse NavighetorTempo alla Ricercatrice che le fece eco:
“mi piace l'idea di un mondo colorato, un arcobaleno alla cui estremità si
possa trovare una pentola d'oro piena di buone intenzioni.. Ma nell'essere
umano alberga anche il grigio e talvolta il nero.. non sono bei colori, a
pensarci bene ... ad essi si associa sempre qualcosa di negativo. Penso a
quelle persone che di questo colore ci ricoprono la loro vita.. cuori ingrigiti dal
tempo.. Ecco! Ad essi regalerei una piscina piena di colori caldi e vivaci dove
immergere la propria anima e staccare quella ruggine scura che li ricopre... I
colori come cura.. si sarebbe una gran cosa. -Navighetortempo-aRicercaduSogno-
Ainwenn, da poco sulla star, era rimasta ad ascoltare, incantata dalla
cadenza quasi ipnotica che la Ricercatrice infondeva alle proprie parole.. poi
risoluta, inondò la sala con la sua voce incredibilmente multi-tonale resa
affascinante da un leggero accento orientale:
“Anime invisibili, quasi inesistenti, in origine … Poi, accecante il bianco, luce,
pura energia che colpisce dando loro un nome, una forma, e infine
un’esistenza che poi si irradia e si espande verso altre anime d’ombra,
pronte ad assorbirne i colori, il calore, la vita … Sempre in agguato,
apparentemente lontano, il Nero, che avido assorbe la luce, la trattiene, non
la restituisce … se ne nutre per diventare sempre più potente … forse le stelle
possono essere d’aiuto quali generatori di luce bianca quando le anime a
corto di energia faticano alla creazione …" - Ainwenn -
Pat non più frastornato per il viaggio astro-temporale era però stupefatto dal
balzo coscienziale compiuto dall’equipaggio che aveva 'condensato' con la
sua connaturata poesia, la creazione ed il suo espandersi verso l’adesso.
La chiara, trasparente idea del Sè .. abbagliante quando, mediata e falsa, era
stata riflessa dalla materia, non-materia, umano, non-umano senz’Anima.
La nera ‘Incoscienza’ che aveva imparato ad utilizzare lo spettro cromatico
del lato bianco - quello dove Anima faceva 'esperienza' negli esseri viventi
interagenti con la virtualità del cosmo- per cercare di carpirla.
"La ceca incoscienza infatti..." come colto da un fulmine a Pat fu chiaro..
"non 'vede' l’invisibile confine tra il lato scuro e quello chiaro del ‘Pensiero’ ,
il non-luogo che è sempre stato, è, sarà sempre d’Anima trasparente e
Pura". Origine e riflesso Lei, incorruttibilmente libera dal bene ed il male.
Accanto la doctor Radovicka gli stava quasi sussurrando: - J -
"Abbiamo infiniti luoghi e mondi ancora inesplorati dentro di noi e altrettante
possibilità di scoperta. A volte è difficile esprimere un'emozione perché la
voce del cuore è silenziosa.. Ci sono silenzi che hanno mille parole.
Penetrano nell'Anima e risvegliano emozioni ....e sono gli accordi dell’anima
che carezzando le corde del cuore, aumentando quel fuoco dentro di noi,
lo rivestono con i colori dell'arcobaleno e fanno sentire le note dell' amore.."
" Proprio così doctor" le disse Kata: " in ogni colore, in ogni sfumatura, le
vibrazioni di un'Anima universale...e la consapevolezza di un unico Sentire!!!
-Radovicka - Katartica-
cap 24
“Quanto difficile è l’amore.. quanti misteri..”, rifletteva a voce alta la
Pergamena - “ma anche paura” aggiunse Kata: "basta ricordare quel ‘attimo
effimero’ e all'improvviso ti cade il mondo addosso" - “Si, già, conosco il suo
sapore..” assentì Radovicka ".. è un sapore che ha il gusto di lacrime.. se ne
versano tante e si lanciano sussurri e parole che si abbattono su pezzi
d’etere. Quando siamo tranquilli, i suoi occhi di lago versano una
frescura che dà anche sicurezza, e ci fa distendere al caldo di quelle pupille a
guardare l'orizzonte... A volte, lontano...nei ricordi lontani, nei ricordi di una
bambina che giocava con le onde del mare vicino alla riva, e correva nella
sabbia portando l’acqua del mare ..Ricordi lontani, di un adolescente
innamorata, rapita da parole d’amore. Guardare nel becco di un Gabbiano in
cui si dirottava la Luna.. sognando di sfiorare, come lui orgoglioso e felice,
quell’ azzurro. Osservare e percepire tutti gli abbracci che le onde
regalavano alla riva e la nostalgia del “arrivederci” mentre si ritraevano ... e
seduti da qualche parte, gustare il teatro più naturale, quello del tramonto:
il sole inchinava il suo diadema e baciava calorosamente la sua luna.. poi
nello spettro di rosa e turchese con sfumature in blu scuro, verso il buio....
la loro intimità, nel produrre albe nuove..". - Radovicka-
“Che meraviglia l'alba,” esclamò Occhidigatta “che trascina e fa tracimare ogni
sorgere del cuore innamorato nello sperduto mondo dell'amore
ove la certezza non ha dimora, ma trova nella luna la forza dell'anima...
....al suo declamare ode le passioni di ogni onda che infrange la riva”. -occhidigatta-
Anche Francesca assentì: “mi piace l'alba, perchè arriva un nuovo giorno”
Radovicka allora mettendo su il samovar prese a dire: -Occhidigatta-oranginella
“..Quando l'uomo uscì dallo stato "animalesco" e cominciò ad osservare il
mondo che lo circondava...vide alcuni fenomeni fantastici. Vide il lampo
tagliare il cielo, e si spaventò, ed il fulmine uccidere e distruggere le cose e ne
rimase pietrificato. Vide ondate gigantesche del mare distruggere le coste, e
si stupì. Udì il tuono, e fu terrorizzato. Poi vide che gli alberi periodicamente
gli davano dei frutti che lui, senza fatica, poteva mangiare, e felicemente si
meravigliò...... cosi imparò l’arte dello stupore. Ma non si stupì mai della
solitudine... che ha la sua indipendenza e si conquista da piccoli.. è fredda la
solitudine e crea sempre brividi di paura. Tante volte ho desiderato far parte
di quella oscurità che tanto odiavo per uccidere la morte che avevo dentro.
Ci si sente soli quando il silenzio si trasforma, e non ci sono più parole, non
c’è niente soltanto un palude mischiata alle lacrime, anima e polvere di ricordi.
L’uomo moderno s'è stupito per la cibernetica, l'informatica... la tastiera che
diventa respiro... e sentì che dall’altra parte, ci sono battiti.. come se avessi
amici veri. Non riesci a guardare i loro occhi.. ma percepisci quella Luce, quella
ritmica, quel polso, che ti offrono e la distanza diventa soltanto un fatto
geometrico, mentre la presenza si sagoma in una nuova geometria, quella
dell’ anima... –Radovicka-
Erano le cinque, il the era pronto, si accomodarono; la Pergamena,
sorseggiando il suo, stava elaborando le fumose parole di Enigma e Dafne
alla nuova luce portata dalle considerazioni di Pat , l’equipaggio, Radovicka e
pensava ... "Quando due mondi distinti si fondono, creano uno strato
diversificato ed unico nel suo genere. Potrebbe essere questo il mistero della
vita ....La fusione unica di ragione e sentimento. Anima e corpo. Se riuscissi
a scinderli, potrei .... Ma, dov'era Dafne? " -J- Pergamenabianca-
Pergamena la cercava con lo sguardo poi chiese agli altri se l'avessero vista.
La risposta fu No, anzi, anche Nadia era sparita come pure l'uomo
misterioso; in quel momento Leon entrò di corsa annunciando: "Qualcuno
ha preso una fiala ed il modulo sperimentale 'Es' non è più nell'angar...."
Come nebbia d’autunno un velo d’inquietudine si insinuò tra gli sguardi,
Ainwenn aveva accanto Wooden e gli confidò:
“Mi tengo in disparte a causa del mio carattere schivo e degli improvvisi sbalzi
d' umore, ma resto affascinata dall'equipaggio della Star One... ricordo a
malapena della mia vita precedente quando Anima e Ragione si conobbero.
L'umanità a quel tempo risplendeva come acqua cristallina, Istinto era
potente nel bilanciare le forze contrarie. Ed ora mi preoccupa sapere che il
modulo 'Es' è sparito...” –Aimwenn-
‘Tutto stava andando troppo in fretta’.. si diceva la Ricercatrice ‘stavano
succedendo cose troppo strane: la sparizione di Dafne.. ed ora Leon cosi
agitato.’ Cerco' di concentrarsi per rimettere insieme gli ultimi avvenimenti
come fossero un immenso puzzle, poi ebbe un’ illuminazione.?!
Chiamò Alex e chiese di seguirla al computer di bordo... ad esso erano
collegate tutte le videocamere di sorveglianza... -aRduSogno-
Sulla spalla destra, nel tatuaggio di Dafne, si trovava il codice segreto,
la chiave degli universi ...ma noi dell’equipaggio sapevamo che il corpo di
Dafne aveva la capacità di proteggerlo perchè ad ogni pericolo si difendeva
metaforizzandosi sino a divenire luce ... Dafne infatti si era nutrita con raggi
di sole.. beve con la coppa della luna... ed i suoi capelli sono trecce di stelle.
La sua anima, libera di sfiorare l’azzurro.. cancella gli orizzonti ... ed il suo
cuore cavalca ogni nube minacciosa e ci regala energia positiva, fragranza
d’amore che ci porge con versi dell’eleganza di una rondine.. – Radovicka-
La figura dell’uomo misterioso rimaneva indecifrabile…. Che ruolo aveva avuto
nella sparizione, se di sparizione si trattava, e ne era artefice o vittima?
Dafne era padrona della luce e poteva con essa difendersi ed attaccare, lo
stesso uomo dal solo occhio era sembrato un osso duro da contrastare
ma la surreale Nadia, le sue potenzialità immani, per le corsare ed i pirati
erano ancora.... ‘immanifestate’. La Ricercatrice ed Alex, a cui si erano
uniti gli altri, controllavano le registrazioni di tutte le telecamere con la
speranza di aprire uno spiraglio su ‘cosa era accaduto?!’
(24.1) Il materiale era tanto, divisero le zone di interesse per settori, ed a coppie
iniziarono a lavorare senza frapporre altro tempo. -J-
Gli schermi continuavano a mandare immagini di vita quotidiana sulla star..
ogni fotogramma non aveva nulla da dire e l'equipaggio stava perdendo le
speranze.. quando a un certo punto era apparsa Dafne in un corridoio..
Era la telecamera 6, lei usciva dalla sala degli esperimenti e stringeva la fiala
d'amore tra le mani.. lo sguardo assente.. sembrava quasi telecomandata..
come se un entità senza nome la guidasse .. Alex ricordò che l'uomo
misterioso aveva colpito Dafne al punto che, nei giorni successivi alla riunione
delle nazioni, lei non aveva fatto altro che parlarne...ed ora era li davanti ai
loro occhi.. e la telecamera la inquadrò mentre entrava in biblioteca.
Già, l'unico posto dove le telecamere non erano accese.. per volere
dell'equipaggio si era deciso di avere un luogo dove la privacy venisse
rispettata, un luogo dove ognuno poteva fare una video-chiamata.. parlare
con l'amato.. incontrarsi con un amico. La biblioteca, là stavano le risposte...
e si avviarono a cercare un qualcosa che li aiutasse a capire come stavano le
cose... –aRduSogno-
Dove le telecamere non arrivavano ci sarebbe voluto il fiuto di un Lupo per
trovare le tracce .. ed egli, al di là dell'olfatto, riusciva a percepire con i suoi
spiccati sensi la luce di cui Dafne era colma. Allo stesso tempo con l'istinto di
cui era dotato ‘sentiva’ anche una certa diffidenza verso l'uomo con un
occhio solo, in lui avvertiva un qualcosa che lo faceva stare all'erta....ma non
era ben chiaro ancora cosa fosse..... –Lupo-
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