cap 25

La Ricercatrice ed Alex, a cui si erano uniti gli altri, erano ora nella sala dove

confluivano le registrazioni di tutte le telecamere dell’I.O. e della star con la

speranza di aprire uno spiraglio su  ‘cosa era accaduto?!’  Il materiale era

tanto,  divisero quindi le zone di interesse per settori, ed a coppie iniziarono

a lavorare.  -J-  Gli schermi continuavano a mandare immagini di vita

quotidiana.. ogni fotogramma non aveva nulla da dire e l'equipaggio stava

perdendo le speranze.. quando eccola!  Dafne in un corridoio.. usciva dalla

sala degli esperimenti, teneva qualcosa tra le mani.. ma lo sguardo era

assente !? Sembrava quasi telecomandata, come se qualcosa o qualcuno la

guidasse. Alex ricordò che l'uomo misterioso aveva colpito Dafne al punto

che, nei giorni successivi alla riunione delle nazioni, lei non aveva fatto altro

che parlarne...ed ora era li davanti ai  loro occhi.. un’ultima inquadratura

mentre entrava in biblioteca. Già, l'unico posto dove le telecamere erano

assenti. Per volere dell'equipaggio si era deciso di avere un luogo dove la

privacy venisse rispettata, un luogo dove ognuno poteva fare una video-

chiamata, parlare con l'amato, incontrarsi con un amico. La biblioteca, là

forse le risposte... o almeno  qualcosa che li aiutasse a capire come stavano

le cose...    

Leon e Alex si incamminarono mentre gli altri continuavano a cercare

guardando le immagini delle altre stanze della star. Gli occhi pensierosi di

entrambi ed i volti tirati esprimevano tutta la tensione di quelle ultime ore,

cosi che si ritrovarono di fronte alla porta senza nemmeno sapere ..

cosa avrebbero trovato? Dafne aveva lasciato traccia di se?

La stanza si presentò ai loro occhi con luce soffusa e gli arredi, i complementi

che facevano ricordare una biblioteca di altri tempi; per quanto tecnologica e

moderna, la star in quel luogo tornava alle origini.

Il profumo dei libri era inebriante e la solidità delle pareti, ricoperte dalle

librerie stracolme, infondevano calore trasmettendo....  sapere.

Veniva voglia di sedersi, tuffarsi dentro quelle parole e restarne incantati per

ore. Leon accarezzava le copertine in cerca di risposte, Alex scrutava ogni

minimo spazio... a un certo punto notò che il tavolo era stato spostato.

Sul tappeto si vedevano i segni, ..qualcuno velocemente l'aveva rimesso a

posto.. ma non come era prima. Era stato spostato verso sinistra, forse

usato per arrivare in alto, verso i libri a cui l'accesso era quasi impossibile se

non dotati di scaletta; chiese a Leon di aiutarlo e arrivato in alto si mise a

tirare giù tutti i libri..  Fu allora che dietro uno di essi trovò ciò che lo lasciò

senza parole...   –aRduSogno-

Alex, come Maja solo qualche mese prima, aveva  a pochi centimetri dalle

dita il librologramma di quello ch’è stato, è , e sarà; le scintille nello sguardo

erano le stesse, le identiche particelle di quando, in cima al mito emerso dalla

segreta biblioteca della allora Starship (ammiraglia della flotta interforze) Maja

aveva gridato: ‘Lo sapevo!’ Arrivò appena a sfiorarlo che la parete libraria

venne giù ed tomi, come impazziti,  venivano risucchiati da quella...

..Alex, notò una botola, la cui apertura doveva portar giù, in una strana

stanza segreta. Con un misto di paura e curiosità finirono di aprire il varco,

una scaletta cigolante, scendeva in una tetra oscurità. Ogni loro passo, un

eco, ed un eco ancora. “Ma dove siamo?” - Disse Alex  poggiando il piede sul

pavimento, polveroso e indistinguibile. Avevano una torcia con loro e videro

orme, dappertutto; c'erano scaffali, scatoloni versi per terra, come se ci

fosse stata una colluttazione. D'improvviso una fioca luce, attirò la loro

attenzione... Leon, afferrò il braccio di Alex: “ Una luce” disse “ forse..

forse..Dafne??”. Nei loro occhi, si leggeva la speranza, magari di poterla

ritrovare. Si avvicinarono cauti, prudenti, silenziosi.. una porta stretta,

semiaperta illuminava una piccola porzione di una stanza. Di essa, non si

riusciva a definire la grandezza, ma ogni rumore.. rimbombava, e non era un

buon segno. La porta fu aperta... Buio...vuoto... Era piccola, il tanfo della

muffa ormai aveva impregnato le narici. Solo un tavolo al centro, tante orme

per terra ed un foglio lì, in bilico … . Alex e Leon, si guardarono e decisero di

leggere ciò che c'era scritto. Era di Dafne..... sgranarono gli occhi..."Forza,

leggi tu"- disse Leon a Alex. “Miei cari, non state in pena. Proprio per Amor,

quello fraterno, quello che ci accomuna...e che ci ha visto protagonisti,

antagonisti in questo splendido viaggio, ho fatto una scelta..

Non preoccupatevi, devo andare. Ho scoperto, grazie alla comunicazione

telepatica di Enigma, che la mia è una.. mappa interstellare...di DUE

UNIVERSI PARALLELI. Lo so sembra impossibile ...non volevo crederci...ma

devo andare. E' molto rischioso lo so, solo io ho la chiave d’accesso, e non

potevo e non volevo coinvolgervi perchè .. perché ..non so se mai potrò

tornare da voi.. a stringervi , e ridere,...e vivere....

Ho scoperto l’altro uomo dall'occhio solo, il perfido, che ha rubato una fiala

d'Amore per poterla clonare nell' universo al Contrario: ‘Fiala dell'Odio’... e

diffonderla nel nostro mondo. Quindi la mia sparizione improvvisa e …

l'urgenza, è questa la causa. Ho contattato mia sorella, L'aura, siamo

gemelle, per stare con Voi, e comunicare tramite Lei, le novità ....

Vi amo, tutti.. ecco  L'amore per voi, mi ha spinto a privarmi … di voi.

Ho Enigma con me, tranquilli... Accogliete mia sorella, come fossi io, ha poteri

eccezionali... e parla con il cuore."

Alex..e Leon, avevano le lacrime agli occhi..   -L'aura-

25.1

Dove le telecamere non arrivano’  stava pensando Lupo ‘ci vuole il fiuto di

un lupo  per trovare le tracce’ .. ed egli, al di là dell'olfatto, riusciva a

percepire con i suoi spiccati sensi la luce di cui Dafne era colma.

Allo stesso tempo con l'istinto di cui era dotato ‘sentiva’ anche una certa

diffidenza verso l'uomo misterioso,  avvertiva un qualcosa che lo faceva stare

all'erta....ma non era ben chiaro, ancora, cosa fosse.....   –Lupo-

Quell'unico occhio inquietante....forse, come a voler vedere il mondo a metà:

o solo Bene o solo Male’, a dettar legge nei giorni a venire...!!!

No, Lupo non poteva permetterlo. Segui' il suo fiuto e con esso i passi di

Dafne, la immaginava imbambolata dal carisma diabolico dell'Uomo quando,

ad un certo punto, vide una figura  arrestarsi di colpo presso una finestra

aperta. Lei chiuse gli occhi, tirò forte un gran respiro e si issò in piedi sul

davanzale. "Apri le mani, Piccola...!" avvertiva una voce, ai timpani..."Apri le

mani, Piccola...."  Ma se solo le avesse aperte..... -Kat

Lupo la chiamò a voce alta: “ Dafne …Dafne..” La splendida figura si voltò e

scorgendolo:  “La Dafne  che chiami mi ha affidato la fiala che ha

riconquistato” disse “Sono L’aura, sua sorella e l’uomo che vedi scappare è

‘Terra’ l’infido clone di ‘Vento’ l’uomo misterioso dal solo occhio.

Fugge perché sa del mio dono di risvegliare le potenzialità nascoste"

Aprì le mani e in quel mentre Lupo sentì la licantropia attraversargli la pelle,  

ululando si mise all’inseguimento del malefico sosia dell'uomo misterioso.

 25.2

Ainwenn intanto, stufa di farsi passare le immagini tra gli occhi, aveva

pensato di aiutare consultando il libro dei mutamenti:

Il primo esagramma TA YU disegnò l’immagine del fuoco nel cielo.

Così il nobile ostacola il male e favorisce il bene, ed obbedisce alla benigna

volontà del cielo. - Il giudizio indica che aiutanti forti e leali si stringono

intorno al nobile, la loro grande responsabilità favorisce il bene.

Nel secondo esagramma KU l’immagine è il vento sotto il monte che soffia

sui raccolti. Il nobile deve migliorare la società: prima elimina le cattive

abitudini poi ricostruisce e rinvigorisce il buono. - Il giudizio dice: quello che

noi uomini guastiamo può essere da noi ricostruito, ma occorre essere

accorti ed equilibrati ed accettare il sacrificio.     – Ainwenn-

Nello stesso preciso istante, per l’ironia del fato, Alex, risalendo le scale

ripensava alla sequenza dei numeri folli - così piccina dinanzi alla maestosità

del libro dei mutamenti - ma….stranamente la risultanza era somigliante.

Era giunto, il giorno prima, al 25esimo capitolo del diario di bordo e,

nella la teoria del  '8= infinito eretto' questo numero rappresentava la terza

gradazione del 7 quindi:

 “ la rivalutazione del Sé a discapito dell’ego  per iniziare a sentirsi d’Io”.

Ciò grazie al sentore di Spirito e Anima, il ‘fuoco’ ed  il ‘vento’ archetipici;

le 2 componenti immateriali  nel segno composito 25 precedevano il 5 dei

sensi, il reale percepito per cui  -‘Ricostruire il malandato presente’ -

rifletteva Alex , riaffiorando con Leon dalla botola,  mettendo insieme le

parole di Dafne, il diario e la folle teoria.

Lupo tornava anch’egli dalla caccia, era  stanco morto e, in ciò che erano

stati artigli, stringeva un lembo insanguinato di cui non gli era ben chiara la

provenienza. Si incontrarono tutti nella grande sala.      -Jsal- Joule-

L’aura .. - consapevole del peso che le gravava sulle spalle per essere il solo

tramite di Dafne.. con il mondo reale,  e la sola artefice della saggezza

Universale che il tutore e padre ‘spirituale’ delle due piccole orfane aveva

tramandata - ... si ‘presentò’ all'equipaggio.

Sapeva tutto di Loro, Dafne le aveva trasferito intatte le ‘informazioni

-quasi fossero un file cognito-affettivo-, ma il contatto visivo, la fece arrossire. 

Offrendo del cioccolato, ruppe  il giaccio, sorrise dolcemente e tra un boccone

e l'altro, inizio' a guardare ciascuno negli occhi. Occhi specchio dell'Anima,

finestra che s'affaccia al mondo. Due universi paralleli, uno padre e figlio

dell'altro, rigenerati da una legge antica quanto il mondo... in cui la presenza

senza tempo di un BUCO NERO, era una continua minaccia per tutta

l'umanita'. Abbassò gli occhi...e iniziò a raccogliere i pensieri...... - L'aura-  

Ognuno dei presenti si sentì come ‘attraversato’ da quegli occhi puri, limpidi,

con i colori delle sfumature del cielo. Pervasi dalla dolcezza di L'aura, che con

delicatezza sembrava carezzare l'animo di ciascuno, in un momento che

aveva del mistico..iniziarono ad ascoltare una storia che aveva dell'incredibile.-Lupo–

Cap 26

L'aura aveva osato andare OLTRE, negli abissi sconosciuti a cuori aridi... e

continuava a lottare per riemergere dal profondo.....  - occhidigatta-

Aveva appena cominciato quando Lupo acuì lo sguardo, come la Ricercatrice

aveva notato qualcosa affiorare sulla pelle della novella pilota...ed era...

si, era la mappa... quella!

Si mostrava su di Lei sotto forma di Aura evanescente e raccontava ad

immagini ciò che L’aura continuava a narrare: ‘il destino ciclico dell'universo, il

rischio latente del Buco Nero Assoluto, ed il suo vagare per le vie degli

universi risucchiando Amore e  Coscienza dei malcapitati sulla sua strada.

In vero già la religione Induista aveva parlato di diversi ‘universi paralleli’, detti

Loka, nonostante il ‘percepito’  uno solo..  E Dafne era li', in uno dei tanti’.

L’aura descriveva e la mappa trasmetteva ora un’incubo ricorrente:

‘ incatenata nelle profondità di un buco nero... fra le dune stellari... proprio

Lì, nelle profondità di una caverna,..era prigioniera.

La testa ed il collo bloccati, in maniera tale che gli occhi fissassero la lava...

ma ciò giocava a suo favore perché la pelle di Dafne si nutriva di questa

energia e diveniva  ‘potenza di luce’.

Tra Lei ed il fuoco, una stradina, rialzata dal rilievo delle dune,  percorsa da

esseri che portavano ‘forme’ di vari oggetti, animali, piante ... intenti, tutti, a

proteggere la  “pergamena della distruzione umana”.

Nessuna di quelle ombre doveva e poteva parlare perché nella caverna si

sarebbe formato un'eco tanto possente da spingere  Dafne verso la stella

rinascente, non lontano dalla parallela, la rinnovabile di L’aura (distruggendole

nell'impatto entrambe). Dafne sapeva di questi esseri... ed il perchè del loro

 ‘non conoscere’ il mondo esterno; erano soltanto  ombre ‘mute’.... ed il

comune nemico..  luce abbagliante.

Le mancavano unicamente le coordinate.. che stava calcolando con l’energia

mentale ed angolare dei suoi occhi, affinchè potesse incendiare i loro sguardi 

con la luce del fuoco e vedere finalmente il dolore e la morte... bruciare”. 

Cosa fare per combattere questo Mostro stellare? Si, avevano la mappa

degli Universi, ma il Buco nero era invisibile, scampato alle tante mutazioni

 avvenute nei secoli nel cosmo. Cosa fare?? L'aura guardava i membri

dell'equipaggio.. e sospirava..                            - L'aura- Radovicka-

Kata fu la prima a sentirsi attraversata da quel lampo celeste, ad avvertirsi

squarciata in due: lei stessa potè quasi guardarsi dall'esterno, come anima

traslata dal corpo, luce che aleggia dalla sommità dell'orizzonte....

Notò come la sua proverbiale razionalità, mista a simpatica follia, venisse

scambiata da molti per esibizionismo, voglia di primeggiare.

Nessuno colse mai la sua timida voglia di fuggire, che la serrava, quando

non riusciva ad esprimere ciò che davvero sentiva dentro per ciascuno dei

membri della Starship..... Ma L'Aura, splendente come il suo nome, le

sorrideva....e  ciò la confortò!                              –Kata-

26.1

“ Nel mondo conoscibile, punto estremo e difficile a vedere.... è l'idea del

bene’, ed è sempre una ricerca;  quando poi la si è veduta, la ragione ci porta

a ritenerla” - recreativeminds stava dicendo ponderando ogni sillaba.

 “Le Verità..”  Lupo, meditabondo a sua volta, dando fiato  espresse:

– “..che è bene pesare. La ragione è nemica d'ogni grandezza; la ragione è

nemica della natura, la natura umana è grande, la ragione... piccola”.

-“Vuoi dire che un uomo tanto più difficilmente sarà grande quanto più sarà

dominato dalla ragione? ..-  Kata pose quale punto di domanda e ne aggiuse,

immediato, un secondo: “il disordine, cioè,  quale condanna della ragione?”

s’era, nel frattempo, accostata a L’aura e, abbracciandola forte, le diede il

benvenuto a bordo della star.

Era impressionante la somiglianza delle sorelle ed identico il fascino  effuso

dal taglio orientale dei loro occhi. - La Ricercatrice, cingendo entrambe,

propose una nuova non-domanda: “Siamo nel secolo della ragione e dei

progetti..  ma l ‘uomo’  rimane attratto dagli istinti e spesso ne è comandato

.. è una sorta di ironia No? – l’affermò e fu fonte di riflessione, infatti,

mentre: “La perfezione umana ...la sua imperfezione... perchè l'uomo niente

odia tanto quanto la noia ed è  attratto invece dalla novità, dal raro?

pensava Francesca, Occhidigatta, con l’impeto che la caratterizzava,

affermava:- “Ma l’essere umano sa anche amare... come mi accade di sera

quando riempio la coscienza  di stelle..”  poi, risolvendo: “conta la saggezza e

una via che aiuti il nostro ‘Io’ ” disse gettandosi nella mischia affettuosa che

attorniava l’emozionata L’aura. Radovicka si avvicinò loro asserendo:

“Ogni speranza si sagoma in un’attesa possibile che rinasce solo quando il

dolore si attenua.. nessun essere umano gode senza aver nel cuore un

frammento di “dolore” porse quindi la mano alla nuova venuta e con

un’abbraccio la rassicurò : “ Faremo il possibile e l’impossibile perchè Dafne

possa tornare tra noi” - “Si, l’animo si riprende” le rispose L’aura “quando il

corpo guarisce.. e la cerca”.

Un sentimento, lontano da ogni definizione, un’intruglio alchemico di gioia e

tristezza, traspirava dalla pelle  propagandosi  nella sala.

 “La insita contraddizione della felicità sta  nell’essere un traguardo effimero,

contingente ed in continuo mutamento... ‘Riuscire a tagliarlo’ costituisce

però l’unica forza  cui possiamo attingere, per continuare a viverla..... questa

sporca vita!” Alex stava dicendo  quando la radio cominciò a trasmettere...

…vi tallono a qualche parsec di distanza, bazzecole, la mia navicella non ha il

navigatore cosmo-automatico e la porto su scorciatoie luminose che

incroceranno la vostra Non-Rotta in coordinate celesti 89° 16’/ 2 h 32’ ......di

che anno platonico non saprei… cieli sereni ‘equipaggio’……mmmhhh ... che ne

direste di venire a prendere l’amico 31??.. La mia navicella comincia a

scoppiettare un pò troppo fragorosamente!”

Pergamena corse alla radio e :-“az31” comunicò “dov’eri finito pirata!?

Tranquillo, veniamo sù a prenderti” In pochi minuti furono rimossi gli ostacoli,

preparata la piattaforma, fatte rientrare le appendici e avviati i motori:  

la star One decollava  nel mentre Kata, al navigator, stava ancora impostando

la rotta. Alex prese L’aura per mano e, giunti ai comandi,  sorridendo le

disse: “ A te  la nuova corsa, Pilota, riportiamo az31 a casa” Radovicka- J- az31

La star si immerse nella profondità del cosmo.. silenziose le stelle

osservarono la partenza e, mentre la luna invidiava il loro viaggio, la parte

dell’equipaggio specializzata nell’aggancio  provava a riposare.

Un duro lavoro li aspettava e Francesca, nella sua cabina, pensava, sognava

e parlava immersa nello pseudo-sonno cui ricorreva per ritemprare le forze:

“Ho cartografato ogni millimetro dell'universo e i granelli di polvere marrone,

svolazzando leggeri, si sono posati con picchiettio leggero sulla mappa.

Mi sembra improbabile d’essere ancora sveglia... L'aria umida della notte,

entra dalla finestra aperta sul cielo e plasma bizzarre nuvole con forme

marziane. Dall'alone della lampada laser, una schermata rosso fuoco conduce

lo sguardo verso l'oscurità indistinta, allora mi è chiaro.. non sto sognando.

Sulle spalle della fantasia, uno zaino, al suo interno un volo... si arrotondano

e tagliuzzano le bizzarre nuvolette, creando sfumature nel buio, partono da

ogni parte per raggiungere l'infinito. Lo sguardo si estende ora nella luce che

vibra là dentro! Un'intensa atmosfera attraversa il buco nero.... alcun

rumore, nessuno vi penetra. D' improvviso suoni stridenti, un tremito

impaurito, mi confonde!? Tutto cio' affiora dall'oblio. Apro e ri-Chiudo gli occhi,

ora non c’è niente intorno, ma...allora c'era??. aRicercaduSogno -J- Oranginella-

Si destò,  Minds aveva appena scostato la porta per invitarla a prepararsi.

Un’attimo dopo Francesca era in piedi, una doccia veloce ed i pensieri, rapidi

come il getto d’acqua, fluirono via, lasciando solo una ‘zuppa’ eco:

Nulla è insito, anche nel mondo scibile e due i percorsi che si perdono in

polvere di  stelle: ‘la ragione ed il cuore’... quello che rende l’umano ‘essere

vivo’. Ma, anche alla luce d’entrambi, -Riportare Dafne a bordo- non

sembrava affatto una missione facile....’ - “ Diamoci dentro pirati e corsare..”

si sentiva intanto rimbombare nel corridoio “.. az31 aspetta l’aggancio”.

Francesca si unì a Mind, Nadia e Volo che raggiungevano la camera stagna,

quì indossarono le tute speciali e provarono i contatti radio.

Sul boccaporto il display digitava a ritroso i secondi rimanenti alla sua

apertura: 25 ..24.. 23.. 22..                 Joule-Occhidigatta-

il cosmo che non ha padrone... noi semplici spettatori di questo luogo

silenzioso... dove non serve denaro.. non serve potere.. 21.. 20.. 19..

le stelle si accendono e si spengono a loro piacimento.. incastonate in un

disegno divino di cui nessun essere umano conosce il nome... ne la

provenienza...18.. 17 .. 16  e non c'è dato al momento di sapere.. ma solo

di osservare.. 15.. 14 ..13..  traendo da esso energia cosmica che irradia

l'anima e ci unisce.. noi navigatori erranti in questo spazio che in Uno

congiunge i nostri cuori  ... 12.. 11..                      -aRicercaduSogno-

In sala comandi L'aura, si girò verso l’equipaggio.. 10 .. 9 .. e sfiorando i loro

sguardi li rassicurò.. –“Andrà tutto bene” –disse: “Sono in contatto con

Dafne,  insieme ad Enigma, sono sulle tracce di ‘Terra’ l'essere dall' unico

occhio sfuggito alle fauci di Lupo.    .8.. 7.. 6..

Quel buco Nero è palesemente figlio dell'Eternità, è immortale, ma….”  

La nuova pilota si posizionò ai comandi con la Voglia di Sognare e Pensare

come Francesca, ... 5 ...4 ...‘ La mente umana viaggia più velocemente di

ogni navicella creata'  pensava infatti  ‘ e nessuna barriera è in grado di

fermare quel Desiderio di Fantasticare ed andare… Oltre.’   ..3 ..2...

“Quindi…” concluse, ed a voce alta spronò: “a quel maledetto buco nero

penseremo dopo… per ora agganciamo Az31.. e facciamolo al meglio”

1 ...viAaaaaa... Trumpfffscccccc...   il boccaporto si aprì.      -L'aura- J-